Tipicamente invernale, il Ciclamino è uno dei fiori più comuni nelle nostre zone.
Si può tranquillamente dividere questa specie in due tipologie (sebbene le varietà siano molte di più): il ciclamino selvatico, da esterno, ed il Ciclamino da interno.
Il Ciclamino da esterno si presta molto bene ad essere coltivato a terra, sotto piante o arbusti più grandi, in modo tale da evitare la luce diretta, e da avere sempre un ambiente umido e fresco.
Il Ciclamino da interno, invece, si presta molto bene alla coltivazione in vaso, ma bisogna prestare attenzione a non esporlo alla luce diretta del sole; va inoltre coltivato in un ambiente mite, ma con temperature non superiori ai 20°C.
Durante il periodo estivo la pianta risulta “dormiente” e basta limitarsi a bagnare il terriccio qualora questo risultasse; secco sporadicamente aggiungere del concime liquido all’acqua.
Durante il periodo autunnale ed invernale invece, bisogna irrigare più spesso, evitando in ogni caso i ristagni idrici, aggiungendo possibilmente ad ogni irrigazione un po’ di concime, evitando di bagnare direttamente il bulbo (risulta quindi utile irrigare dal sottovaso).
Finita la stagione vegetativa, tutti i fiori e le foglie secche vanno rimosse.
Il ciclamino, se tenuto in un ambiente troppo secco e caldo, tende ad afflosciare foglie e fiori, risulta quindi utile in questo caso innaffiare la pianta, e possibimente aggiungere un concime ad alto titolo di potassio. Questo elemento è molto utile anche nel caso in cui la pianta fatica ad andare in fioritura, perdendo il bocciolo prima dell’apertura.
Le patologie più comuni nel Ciclamino sono tendenzialmente 3: Fusariosi, Muffa grigia e Ragnetto rosso.
Se la pianta presenta delle macchie gialle sulle foglie si tratta di Fusariosi; in questo caso, al manifestarsi del sintomo, la malattia ha già attaccato il bulbo, ed è quasi impossibile da debellare.
Nel caso in cui le macchie sulle foglie risultino scure, si presentino anche sui petali, con la parte centrale della pianta che tende a marcire, si tratta di Muffa grigia. In questo caso invece può bastare rimuovere le parti colpite dal fungo e utilizzare un fungicida specifico.
Il Ragnetto rosso invece si manifesta sulle foglie, che risultano ingiallite, con macchioline marroni, e provoca l’accartocciamento e la caduta delle stesse. In questo caso basta utilizzare un acaricida.