Uno degli ortag­gi più comu­ni e sem­pli­ci da col­ti­va­re, ecco alcu­ni con­si­gli su come far ren­de­re al meglio que­sta coltura.

La ver­za, o cavo­lo ver­za (Bras­si­ca ole­ra­cea var. sabau­da L.) è una pian­ta bien­na­le con radi­ce a fit­to­ne che, con le foglie, nel pri­mo anno di vita, crea una pal­la di dimen­sio­ni varia­bi­li a secon­da del cultivar.

Il cavo­lo ver­za è una pian­ta mol­to rusti­ca, che si adat­ta mol­to bene a vari cli­mi, pur­chè non sia­no mol­to cal­di, resi­ste mol­to bene al fred­do e, per que­sto, è col­ti­va­bi­le nel­le nostre zone anche negli inver­ni più rigidi.

Si adat­ta mol­to bene a mol­te­pli­ci tipi di ter­re­no, pre­fe­ren­do comun­que suo­li umi­di, sen­za rista­gni idri­ci e con una buo­na pre­sen­za di sostan­za organica.

Que­sto ortag­gio è adat­to sia per la semi­na in pie­no cam­po, sia per la pro­du­zio­ne di pian­ti­ne in pane di ter­ra, per segui­re col tra­pian­to in cam­po, stan­do ad alme­no mez­zo metro di distan­za tra una pian­ti­na e l’al­tra. Di nor­ma si va a amet­te­re a dimo­ra tra Mar­zo e fine Luglio, a secon­da del­la varie­tà scelta.

 

 

Quan­do la pian­ti­na si è svi­lup­pa­ta, può esse­re uti­le ese­gui­re un lie­ve rin­cal­zo per evi­ta­re che la base del­la pian­ta pos­sa spezzarsi.

La rac­col­ta avvie­ne di nor­ma nei mesi fred­di, essen­do que­sta una ver­du­ra “da foglia”, si con­si­glia di effet­tua­re una rac­col­ta a sca­la­re, accot­ten­tan­do­si di rac­co­glie­re gam­bi più pic­co­li agli ini­zi, rac­co­glien­do poi gam­bi più cospi­qui in seguito.

Per quan­to riguar­da le malat­tie ed i paras­si­ti che col­pi­sco­no que­sta col­tu­ra sono più o meno gli stes­si del­le altre Cru­ci­fe­re, quin­di pero­no­spo­ra e mar­ciu­me nero per quan­to riguar­da le malat­tie fun­gi­ne, ed afi­di, cavo­la­ia e mosca del cavo­lo per quan­ti riguar­da gli insetti.

 

Dan­no da cavolaia